10 Dicembre 2013
La Commissione Rischio Parametro (elenco dei partecipanti nella pagina dedicata) ha concluso le attività.
Presentazione del lavoro: Prefazione di Francesco Saita e Paolo Giudici.
“Uno degli effetti chiari della crisi dei subprime americani prima e del debito sovrano poi è stato quello di rendere evidente a chiunque il ruolo centrale dei processi e della funzione di risk management all’interno della banca. A fronte di una centralità evidente, la funzione di risk management è peraltro sottoposta a sollecitazioni continue da più parti, per effetto sia dei numerosi e non ancora terminati interventi di ri-regolamentazione che hanno fatto seguito alla crisi, sia dell’intensificarsi dell’attività ispettiva e di controllo da parte delle autorità di supervisione, sia della maggiore interazione richiesta sia con i vertici aziendali che con gli stakeholder esterni alla banca, a cominciare dai suoi azionisti. In questo ambito in Italia AIFIRM offre da tempo una serie di importanti occasioni di dibattito circa i temi più rilevanti per la funzione, con lo sforzo di continuare a offrire stimoli al miglioramento delle best practices in un’area di così vitale importanza per la gestione della banca. Nell’ambito della sua attività, che comprende da tempo l’organizzazione di incontri tematici nell’arco dell’anno, di una convention annuale e di una newsletter con contributi tecnici offerta agli associati, sono state da poco istituite anche delle Commissioni tecniche volte a sviluppare analisi più approfondite e condivise su tematiche ritenute di particolare interesse.
Tuttavia, proprio perché la funzione di risk management è così rilevante, vi sono non pochi casi in cui è importante che il dibattito su alcuni temi si estenda anche al di fuori delle professionalità che operano nel mondo del risk management in senso più stretto. Questo è certamente il caso per il tema analizzato in questo primo rapporto di una Commissione tecnica dell’AIFIRM, e dedicato al tema del rischio di parametro (o basis risk) nell’offerta di mutui. Il rapporto, che è stato prodotto da un’ampia commissione composta da membri di AIFIRM appartenenti sia a banche che a società di consulenza, ha il pregio di portare l’attenzione su un tema estremamente delicato e critico da alcuni anni a questa parte e ad ora irrisolto: in un contesto in cui il tasso di raccolta delle banche è divenuto più legato al livello dei tassi dei titoli di Stato italiano che a quelli del mercato interbancario all’ingrosso, quali sono le implicazioni di continuare a indicizzare a Euribor i mutui offerti? E quali sono le conseguenze per le banche, e per la loro capacità di offrire credito a medio-lungo termine, di tale mismatch nella sensibilità ai tassi di raccolta e di impiego alla luce anche della possibilità per il cliente di estinguere il mutuo anticipatamente sulla base del principio di portabilità?
Analizzare questo aspetto non è rilevante solo per un ristretto numero di esperti: infatti, esso inevitabilmente contribuisce a condizionare la possibilità stessa per la banca (in un contesto più complesso sia per le condizioni di mercato che per la graduale entrata in vigore delle norme relative al rischio di liquidità) di offrire credito a medio-lungo termine, mantenendo contemporaneamente sotto controllo il livello dei rischi di liquidità e di tasso di interesse. I membri della Commissione tecnica, che hanno prodotto il rapporto, hanno voluto anche presentare alcune prime riflessioni sui alcuni pro e contro di scelte di indicizzazione dei mutui alternative rispetto all’Euribor. L’obiettivo del lavoro della Commissione, tuttavia, non è tanto quello di pretendere di proporre una soluzione univoca e immediata al problema, ma quello di evidenziare l’estrema rilevanza del tema discusso e la necessità di iniziare un dibattito più ampio che coinvolga anche soggetti diversi dalle banche stesse per identificare possibili vie d’uscita dalla situazione attuale, nell’interesse non solo della gestione interna delle banche ma anche dell’economia nel suo complesso.”
L’intero documento è disponibile in allegato.
Per eventuali richieste e osservazioni, si prega di contattare la Segreteria tramite email.